Il Vangelo di oggi

MISERICORDIAE VULTUM IN AETERNUM ADOREMUS.."[O Dio] continua ad effondere su di noi il tuo Santo Spirito, affinché non ci stanchiamo di rivolgere con fiducia lo sguardo a colui che abbiamo trafitto: il tuo Figlio fatto uomo, Volto splendente della tua infinita misericordia, rifugio sicuro di tutti noi peccatori bisognosi di perdono e di pace nella verità che libera e salva. Egli è la porta attraverso la quale veniamo a te, sorgente inesauribile di consolazione per tutti, bellezza che non conosce tramonto, gioia perfetta nella vita senza fine .."(PAPA FRANCESCO)

Fotomontaggio realizzato da Antonio Teseo
L'ora in Manoppello:

METEO MANOPPELLO

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BLOG SENZA SCOPO DI LUCRO DI ANTONIO TESEO

martedì 17 settembre 2013

Perché il popolo cattolico aspetta papa Francesco al Volto Santo di Manoppello



Lettera aperta a papa Francesco

di Antonio Teseo

Il vero significato della preghiera cattolica

 

Carissimo Santo Padre,

Tra i pellegrinaggi compiuti dal Suo predecessore, ce n’è stato uno in forma privata  per niente compreso dal mondo (qui mi riferisco alla parola mondo inteso nei Vangeli) che ha segnato la storia: dopo secoli e secoli, un pontefice si è trovato nuovamente a pregare davanti alla Vera Icona impressa sul Sudarium Christi.

Come Lei ben sa, gli evangelisti non ci hanno narrato niente della sembianza fisica di Gesù perché dovettero attenersi alla legge ebraica che vietava l’idolatria; tuttavia il Signore ce lo hanno descritto pienamente nella Sua Vera Sostanza, quando rivelarono di Lui che era la LUCE DEL MONDO; Gv. 1, 18 “ l’aspetto e la figura del Volto di Cristo, durante l'epilogo del disegno salvifico già dettato dal Padre ai profeti, assunsero la LUCE ETERNA, che toglie i peccati del mondo, attraverso la Gloria della Passione e della Risurrezione (Is. 52, 13-15)”.


La LUCE della risurrezione dovuta alla Passione di Cristo che il Vangelo ci ha rivelato
 
 
La LUCE della risurrezione dovuta alla trasfigurazione di Cristo che il Vangelo ci ha rivelato
 
 

Quindi che cos’è la LUCE ETERNA?

E’ la testimonianza della rivelazione viva, nell’aspetto e nella figura di Cristo Redentore, che si trova impressa sul sudario di Manoppello. L’immagine di questo sudario la ritroviamo impressa anche  sulla S. Sindone di Torino all’altezza del capo.

Se Lei, o chiunque altro pontefice futuro della Chiesa Cattolica non si reca a Manoppello a contemplare il Volto Santo (contrariamente a come invece ha fatto papa Benedetto XVI), non può mai comprendere la vera essenza della preghiera, perché il VOLTO SANTO è PREGHIERA, è LUCE per i nostri occhi!
Chi ci ha insegnato la "PREGHIERA", è Colui che ha amato, ed ama, ogni suo fratello, per averlo salvato, o per salvarlo dal peccato. Essendo dunque personificata nella persona di Cristo, la preghiera è da ritenersi un atto incompiuto se la si crede solo come un’orazione. Alla meditazione e alla contemplazione è necessario mettere in pratica, e quindi al primo posto, il fare fisicamente del bene al prossimo (Lc. 19, 1-10) “il quale aspetto, e la quale figura, ecco allora che li ritroviamo olograficamente impressionati sul sudario di Cristo".


IL RITORNO DI CRISTO GESU' E’ PERCIO’ CONFIGURABILE “ALLA CONVERSIONE DI TUTTI I POPOLI DELLA TERRA DA PARTE DELLA CHIESA CRISTIANA”; QUANDO CIOE' TUTTI  SI POTRANNO NUTRIRE DEL SUO SANGUE E DEL SUO CORPO (LC. 24, 13-35).

Vediamo allora che cosa realmente ci dicono i versetti di Matteo, 7, 7-11: "Chi vive nella luce, non riceve altro che lo Spirito Santo da donare all'altro".
 

mercoledì 4 settembre 2013

Nella Sindone e nel Volto Santo di Manoppello i segni della salvezza



Di Antonio Teseo

Come il Messia - nella persona di Cristo - ha sancito il disegno salvifico di Dio Padre.

Nel  4° carme del Servo: passione e gloria (Is. 52, 13-15), il Padre rivela al profeta  che suo Figlio attrarrà a sé molti sguardi di gloria quando  sarà innalzato sulla croce (Gv. 12, 32); la complementarità tra due termini di paragone ci spiega che saranno due avvenimenti storici  a sancire sulla terra un’ unica Verità, che è quella dettata dallo Spirito Santo:

(Primo termine di paragone) come molti "di coloro che si trovarono  a contemplare Gesù durante il Suo innalzamento sulla Croce" si stupirono di lui - talmente sfigurato era il suo aspetto "Volto" al di là di quello di un uomo - "essi  ebbero la visione di un Volto non più terreno, ma ultraterreno, perché risorto dai morti";  e la sua figura “Volto” al di là di quella dei figli dell’uomo "gli stessi nel contempo ebbero anche la visione del Volto del Figlio trasfigurato dalla Luce del Padre";
(Secondo termine di paragone; comparativo di uguaglianza) così molte nazioni “sia quelle susseguenti all’epoca di Cristo, sia quelle odierne, che quelle future” restarono, restano, o resteranno, attonite “nel contemplare le stesse sembianze già meditate da molti poco più di 2000 anni fa”,  i re “che nella storia ci hanno preceduto nel vedere la S.S. Immagine olografica impressa sul sudario di Cristo” chiusero la bocca a suo riguardo, perché avevano visto ciò che non era stato loro narrato “da alcun evangelista” e compreso ciò che non avevano udito “negli insegnamenti ma solo attraverso la profezia della salvezza".

la "Meditazione", la "Contemplazione" e "Fare la Volontà del Signore per aiutare il prossimo" formano LA PREGHIERA”; solo per mezzo della preghiera, dunque, è possibile comprendere il disegno salvifico del Signore. 

Antiche icone che raffigurano re o imperatori i quali contemplarono il Sacro Volto: a sinistra re Abgar;  a destra, l'imperatore Costantino VII Porfirogenito.  
 
Crux Vaticana, regalata al Pontefice romano da Giustino II, imperatore di Costantinopoli, fra gli anni 565-578 d.C,
                                                lato anteriore                      lato posteriore 
 
 
Nel lato posteriore della croce, in alto, è raffigurato Cristo benedicente ispirato dall'immagine del sudario di Manoppello, perché l'aspetto presenta una guancia asimmetrica "enfiata", conseguenza della percossa ricevuta da Gesù dai suoi aguzzini durante la Passione. 
   
 
Gli aspetti olografici dell'immagine di Cristo Risorto impressa con il sangue della Nuova ed Eterna Alleanza e dalla Luce Eterna

Sovrapposizione del Volto Santo di Manoppello alla S. Sindone di Torino con un rafforzamento di contrasto dal quale viene alla luce l'aspetto cruento della Passione (fig.2) 
 
Da questa sovrapposizione del Volto Santo di Manoppello "illuminato da dietro" alla S. Sindone (fig.2) emergono dei chiaro-scuri i quali ci spiegano che il sudario di Manoppello, durante l'evento pasquale, fu illuminato dalla Luce del Volto del Risorto    
 
Bocca del Sacro Volto: "particolarità".
Cliccando con il mouse sulle immagini, possiamo osservare nell'ingrandimento come la bocca del Volto Santo di Manoppello (fig.2) vada a completare quella indefinita della S. Sindone di Torino  (fig.1) caratterizzata da riflessi di luce, impressi sotto forma di chiarori di fondo, e da sangue ossidato e disidratato, impresso con un tono monocromatico giallo paglierino. E' importantissimo sottolineare come la bocca del Volto Santo di Manoppello, benché relativa al Risorto, mostri ancora i postumi del Rigor mortis (smorfia causata da spasmo, con il labbro inferiore un po' ritratto da coprire i denti inferiori). 
 
 
Pieghe con relativi punti d'incrocio del sudario del Volto Santo di Manoppello rintracciati nell'immagine sindonica. Cliccare con il mouse per osservare l'ingrandimento
 
 
Macchie ematiche lineari relative a pieghe o bande di tessuto del sudario di Manoppello 
 
 
Ricostruzione grafica relazionabile ai riflessi di Luce che filtrarono il sudario di Manoppello 


Da un filtraggio computerizzato (equalizzazione) che ha la peculiarità di esaltare in ogni immagine fotografica i pixel in chiaro relativi alla luce che si sovrappone su una figura, si evince che il Volto Santo di Manoppello fu illuminato anche da una Luce esterna: quella del Padre, nella cui direzione sono rivolti gli occhi del Risorto (fig.2).