Il Vangelo di oggi

MISERICORDIAE VULTUM IN AETERNUM ADOREMUS.."[O Dio] continua ad effondere su di noi il tuo Santo Spirito, affinché non ci stanchiamo di rivolgere con fiducia lo sguardo a colui che abbiamo trafitto: il tuo Figlio fatto uomo, Volto splendente della tua infinita misericordia, rifugio sicuro di tutti noi peccatori bisognosi di perdono e di pace nella verità che libera e salva. Egli è la porta attraverso la quale veniamo a te, sorgente inesauribile di consolazione per tutti, bellezza che non conosce tramonto, gioia perfetta nella vita senza fine .."(PAPA FRANCESCO)

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lunedì 30 gennaio 2012

Atto di donazione del Volto Santo ai PP. Cappuccini

Brevissime note cronologiche
sul Volto Santo di Manoppello
e del suo santuario
prima che il dott. Donato Antonio
De Fabritiis donasse la reliquia ai PP. Cappuccini.

A cura di Fabrizio Tricca  e  la collaborazione tecnica di Antonio Teseo.


1506 – Il Volto Santo viene consegnato al dott. Giacomantonio Leonelli da un misterioso pellegrino
nella Chiesa di S. Nicola di Bari in Manoppello.

1608 – Pancrazio Petrucci asporta con violenza il Sacro Velo dalla casa del Leonelli come parte
dell’eredità spettante alla propria moglie, Marzia Leonelli ( 1588+1643 ).

1616 – L’Università di Manoppello , a mezzo del barone Fabrizio de Fabritiis, chiede ed ottiene un
Convento di Frati Minori Cappuccini, che inizia a fabbricare sul Colle Tarigni.

1618 – Il dott. Donatantonio de Fabritiis ( 1588+1670 ) acquista per quattro scudi la Sacra Immagine dalla signora Marzia Leonelli. Il Cappuccino Fra Remigio da Rapino ( +1632 ) racchiude il Volto Santo fra due vetri con cornice in noce.

1620 – Presso Manoppello, viene fondato il Convento dei Cappuccini. Direttore dei lavori è il Padre Clemente da Castelvecchio Subequo ( +1635 ).

1626 – Il Convento dei Frati Minori Cappuccini è in piena osservanza. Il primo Guardiano è Padre Celestino da Lanciano O. F. M. Cap ( +1627 ).

1629 – Presso Manoppello centro viene fondato il Monastero delle Monache Clarisse.

1638 – Il dott. Donatantonio de Fabritiis dona il Volto Santo ai Frati Cappuccini, i quali lo collocano in un ripostiglio a destra dell’Altare Maggiore della loro chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo e lo contemplano privatamente.

Foto pubblicata da Ateseo: l'antico ripostiglio

 

oggi è chiuso da un bassorilievo in bronzo che ricorda la donazione del Volto Santo da parte del dott. Donato Antonio De Fabritiis ai PP. Cappuccini.

1640 – 1645 - P. Donato da Bomba O.F.M. Cap. ( +1649 ) raccoglie notizie e scrive la sua relazione storica sulla venuta del Volto Santo in Manoppello.

1646 – Viene compilato e sottoscritto il verbale di lettura e di approvazione della “Relatione Historica” suddetta. Firmato per la verità dei fatti narrati, insieme ad altri 13 anziani e notabili cittadini, il Luogotenente di Manoppello, il dottor Donatantonio de Fabritiis e il
Padre Donato da Bomba.



Il municipio di Manoppello, 6 Aprile, riunisce i principali cittadini per la lettura pubblica della "Relatione Istorica".

Atto della Invenzione del VOLTO SANTO , e della Donazione che il Dottore Donato Antonio de Fabritiis, ne faceva a' PP. Cappuccini.


» Die septima mensis aprilis 1646 Manuppelli et coram magnifico Joanne Francisco Lando Locumtenente, et proprie in Aromataria Nicolai Antonii Notari Angeli juxta suos fines. Costitutus perso-naliter penes Acta praesesentis Curiae, et coram praedicto Magnifico Joanne Francisco Lando Locumtenente meque infrascripto pro-Actuario assumpto ad hunc actum, de ordine praedicti Magnifici Locumtenentis, et infrascriptis testibus, Revs P. Fr. Donatus a Bomba Sacerdos , et Concionator Ordinis Capuccinorum qui sponte, non vi, sed omni meliori modo asserit coram Nobis, et infrasriptis testibus in ejus Ecclesia Cappuccinorum sita in territorio praedictae Terrae Manuppelli, et proprie in Contrada ubi dicitur Tarigni juxta suos fines , dedicata S. Michaeli Archangelo, reperiri quemdam VULTUM DOMINI NOSTRI JESU CHRISTI in velo quasi setino apparentem similem utraque parte, et positum et conservatum in quodam Tabernaculo cum duobus cristallis, ac etiam penes seipsum detineri, et habere historiam, et legendam, ac nonnullarum virorum proborum seniorum praedictae Terrae Manuppelli de Inventione , et Traditione dicti VULTUS, necnon subjunxit de praedictis omnibus fieri transumptum ad futuram rei memoriam, et quorumcumque interest certitudinem. Ideoq; in manibus nostris exhibuit dictam historiam, et legendam, quae incipiunt hoc modo — Relatione histostorica d’una miracolosa Imagine del VOLTO di CRISTO Signor Nostro Passionato quale al presente si ritrova nel Convento de’ PP. Cappuccini di Manoppello Terra in Abbruzzo citra Provintia del Regno di Napoli. Nel tempo di Giulio Secondo Pontefice Romano circa gli anni del Signore 1505, di Massimiliano Terzo di questo nome fra gl’ Imperatori

Austriaci, et di Ferdinando Re di Napoli, della Spagna
citeriore et ulteriore, fuorché del Regno di Portogallo, con le sue Indie orientali Imperatore, et Conquistatore delle Indie occidentali per mezzo di Christoforo Colombo Italiano, et dell'inclita Città di Genua nativo nel 1492, et Avo dell' invittissimo Imperatore Carlo Quinto per via di madre; la quale fu Giovanna unica Figliuola della Reg. Isabella et moglie del già detto Ferdinando: maritata con Filippo d’ Austria, et figlio del sopranominato Massimiliano Terzo: dal quale Carlo poi sono discesi tutti gli altri Filippi, come legitimi Re, et veri signori et heredi di tutti li sopradetti Stati, Regni, et Imperij, et in particolare del nostro Regno di Napoli: Viveva in Manoppello , Terra molto civile, bene situata, et di tutte le cose necessarie all' humano vivere ricca, et opulenta, nell’ Abbruzzo citra Provintia del già detto Regno di Napoli, Giacom’ Antonio Leonelli Dottor Phisico, et nell’ Astrologia, et altre Arti liberali molto famoso , et finit hoc modo , omisis aliis etc. Con questa veridica relatione non si è preteso di darne saggio perfetto : ma di farla comparire, per fare Ella di se stessa saggio ; il Sole da se stesso si dimostra; solo basta che apparischi in Oriente per dirsi che sia giorno. Io lascio nelle mani di chi la vede, per fargli vedere quale , et quanto è. E' un esemplare di Christo passionato ; una cosa divina : il pennello non può ritrarla ; Apelle et Parrasio non può assomigliarla; più si può scolpire nell’ animo, che in tela: più in tenero cuore che in delicato Velo; è dipinta fuori della materia, si vede più nell’ aria che nel subjecto; mostra il velo, et la pittura , li colori non compariscono , et la figura dall'una, et dall'altra parte distinta si mostra. Mi rimetto a chi la vede, et tanto basta, l’ adoro et riverisco. Esorto tutti a fare il simile; acciò Iddio huomo , che quella ci rappresenta, seco ci raccolga nella vita eterna. Amen. Nècnon exhibuit coram Nobis praedictas fides, quarum tenor talis est. —Per la presente Noi sottoscritti della Terra di Manoppello facciamo piena , et Indubitata

fede a chi la presente spetterà vedere, o sarà in qualsivoglia modo presentata , etiam con giuramento , come
habbiamo per traditione antica de’ nostri vecchj antipassati, et inteso da' nostri proprij Padri et Madri, che l’ Imagine del Santissimo VOLTO di GESÙ CHRISTO Signor nostro, quale al presente se ritrova, et conserva nel Venerabile Convento delli RR. PP. Capuccini della nostra Terra di Manoppello essere stata portata da una Persona incognita, et forestiera, d’aspetto molto veneranda, et religiosa, et da quella fu data al Dottore Phisico Giacom' Antonio Leonelli di détta Terra, et Cittadino principale, nella Venerabile Chiesa Matrice di detta Terra sub titulo de San Nicola , circa l’anni del Signore 1500 apunto come dice la Historia, et leggenda fatte dal P. Fra Donato di Bomba Cappuccino, quale similimente sì conserva nel sudetto Convento délli Padri Cappuccini per futura memoria. Et di più confessiamo, et facciamo fede che dettà Santissima Immagine al nostro tempo et circa gli anni del Signore 1608 essere stata violentemente tolta da Pancratio Petrucci huomó d’ armi, et Cittadino di dettà Tèrra dì Manuppellò all’ eredi del sudetto Don Giacom’ Antonio Leònelli , in potere dei quali era stata cent’ anni , et più ; et per detto tempo sempre fu tenuta con qualche sorta di devotione, et veneratione; facendovi ardere del continuo notte , et giorno una lampada quale Santissima Immagine dopo levata alli sopradetti eredi, non passò molto tempo, che da Martia Leonelli , moglie del sopradetto Pancratio Petrucci fu venduta al Dottore Phisico Donat’ Antonio de Fabritiis di detta Terra di Manoppello, quale poch' anni doppò donò detta Santissima Imagine alli sopradétti RR. PP. Cappuccini , et nella Chiesa di detti RR. PP. al presente si conserva con maggior divotione et decoro di quella. Et in fede della verità habbiamo fatto scrivere la presente Fede per mano di Francesco Urbano di detta Terra firmata , et segnata di Croce di nostre proprie mani alla présentia delli sottoscritti Testimonij In

Manoppello oggi sei di aprile 1646 , Io Donat’ Antonio de Fabritijs fo fede, et confermo quanto nella retroscritta fede si contiene . Io Giovanni Bernardino Landi di
Manoppello fo fede et confermo quanto nella retroscritta fede si contiene. Io Dòn Giuseppe Cicchelli di Manoppello fo fede et confermo quantò nella retroscritta fede si contiene. Io Don Giuseppe Lèonélli di Manoppello fo fede , et confermo quanto nella retroscritta fede si contiene. lò Luca Micozzo di Manoppello fo fede, et confermo quanto nella retroscritta fede si contiene. + Segno di Croce di propria mano di Giuliano Petaccio di Manoppello per non sapere scrivere, quale attesta, conferma, et fa.fede ut supra. + Segno di Croce di propria mano di Dalmazio Rullo di Manoppello per non sapere scrivere, quale fa fede, et conferma quanto nella retroscritta fede si contiene. Io Orazio di Meis di Manoppello d’ anni ottanta in circa fo fede, et confermo quanto nella retroscritta fede si contiene, lo Liberatore Comazio di Manoppello fo fede, et confermo quanto nella retroscritta fede sì contiene. Io Francesco Urbano di Manoppello ho scritto la presente d'ordine delli sopradetti, et confermo quanto nella sudetta fede si contiene. Io Francesco Nozzo son testimonio ut supra, et conosco li predetti., Io Tiburtio Blasiolo sono testimonio ut supra, et conosco li predetti. Io Gio : Battista del Muzzo fui presente, et conosco li predetti. — Quibus sic assertis, lectis,. reeognitis, et visis, ac supradictis omnibus auditis hoc transumptum, penes Acta hujus Comitatis Curiae facimus, cum insertione praedictorum omnium prò futura rei memoria, et quorumcumque interest certitudine. Quibus sic peractis dictus Rev. P. Fr. Donatus a Bomba Capuccinus , Sacerdos, et Concionator requisivit Nos praedictos Magnif. Locumtenentem, et testes infrascriptos, ut de praedictis conficere deberemus hanc publicam cautelam penes Acta hujus Comitatis Curiae, quam scripsi, et stipulavi Ego infrascriptus pro-Àctuario assumptus ad

hunc Àctum de ordine praedicti magnifici Locumtenentis in ejus praesentia, et coram infrascriptis testibus, et dicto Rev. Patre praesente, in quorum fìdem etc. Io Fra Donato da Bomba Predicatore et Sacerdote Capuccino confermo ut supra.
lo Flaminio de Amicis son testimonio ut supra. Io Col' Antonio Natar'Àngelo son testimonio ut supra. lo Giuseppe Petaccio son testimonio ut supra. Joannes Franciscus Landus Locumtenens. Donatus de Donatis prò Actuario assumptus de ordine praedicti Magnifici Locumtenentis.
Extracta est praesens Copia a suo proprio originali Libro obligationum sistente in hac Comitali Curia Terrae Manuppelli, cum quo facta collatione concordat ad verburn , meliori tamen collatione semper salva. In quorum fidem etc. Requisitus ego infrascriptus prò Actuario assumptus dictae Curia de ordine Magnifici Joannis Francisci Landi Locumtenentis praesentem feci, rneque subscripsi etc. et ad majus robur in defectu publici Notarij praedictus Magnificus Locumtenens hic se subscripsit. Joannes Franciscus Landus Locumtenens. Ita

est Donatus Antonius de Donatis prò Actuario assumpt. de ordine ut supra manu propria.

(Ex Cop. authent. in Carta coriac. quae in dict.
Atto della Invenzione del VOLTO SANTO , e della Donazione che il Dottore Donato Antonio de Fabritiis, ne faceva a' PP. Cappuccini.

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